Gerry Scotti si racconta ...in “caduta libera”
di Luca Medici...
Mattatore televisivo, volto amato dagli italiani e professionista indiscusso, Gerry Scotti ha rilasciato questa esclusiva intervista per i lettori di “Milano 24orenews” dove si racconta e ci racconta tante novità. Un personaggio televisivo poliedrico, un “amico” che tutti amiamo ma soprattutto una personalità capace di catturare le simpatie di grandi e piccini. Sono stato nel camerino di Gerry presso gli Studi Mediaset di Cologno, un camerino ricco di oggetti, un divano bianco e lui, il grande conduttore che chiacchiera con me con la solita voce rassicurante con la quale in tanti anni ci ha abituato in TV... Ecco cosa ci ha detto.
La stagione in corso ti ha visto protagonista di due grandi successi, “Caduta Libera” e “Tù Sì Que Vales”. Come riesci a mettere d’accordo tutta la famiglia?
Deriva molto da quello che sono diventato per gli italiani, cioè uno di loro! Evidentemente anche se faccio due cose completamente diverse, una è una grande prima serata del sabato sera e l’altro è un preserale quotidiano da consumarsi quasi come fosse una sana abitudine, il DNA che ritrovano nel personaggio è lo stesso. Io penso che quando entro in TV la gente mi batte le mani perché mi riconosce come Gerry Scotti. Il mio modo di fare è così, semplice e diretto e la gente trova in me in realtà quello che vorrebbero trovare in Gerry, il mio modo di essere è un po’ un marchio di fabbrica.
Hai altre sorprese per il tuo pubblico?
Nel mese di dicembre ci sarà una novità in prima serata, “Little Big Show”, un programma divertente per tutta la famiglia dove parteciperanno tanti bambini che verranno a fare ciò che sono capaci. Non ci saranno giudici e l’ingrediente principale sarà il puro divertimento, quello che sanno regalare i bambini... Nessuna parolaccia, e se la diranno sarà come la dicono i bambini, dunque genuina e sempre divertente.
Hai iniziato in Mediaset nel 1984 con “DJ Television”, da allora hai condotto decine di programmi, quale ti piacerebbe condurre oggi?
Ti do un dato di redazione: pare che da calcoli precisi io abbia fatto nella mia carriera 6.000 ore di preserale e 600 ore di prima serata (un record da vero mattatore televisivo,ndr). Tornando alla domanda, parlando di preserale, c’è una trasmissione che ha segnato tutto il mio gruppo di lavoro che è stato bellissimo, un gioco di parole, “Passaparola”. Ha creato un mondo e una suggestione mai visti prima. Come gioco è stato un capostipite! Devo dire che sono molto affezionato anche al “Gioco dei Nove” che è stato il mio primo esordio nel mondo dei quiz.
Ti abbiamo ammirato per anni nella sitcom “Finalmente soli” con Maria Amelia Monti, non hai voglia di tornare alla recitazione?
La sitcom è un prodotto meraviglioso a grandissima diffusione, ma abbiamo solo un grosso problema, che non è un prodotto facile da piazzare sui mercati internazionali. Detto questo io ce l’ho nel cuore e prima o poi mi piacerebbe tornare a rifare una sitcom, è una domanda che mi fanno in molti. Con Maria Amelia è stata una accoppiata perfetta.
Il nostro magazine si chiama “Milano 24orenews”, in quale modo la città di Milano ha influito sulla tua carriera e che opportunità ti ha dato?
Io devo tutto a Milano, non fosse altro che è stata la capitale televisiva d’Italia. Solo quando Milano ha smesso di rivestire il ruolo di capitale cinematografica che aveva negli anni precedenti, Roma è salita agli onori della cronaca. Devo tanto a Milano, come studente prima, come pubblicitario poi... anche per il mondo delle radio, non me ne vogliano gli altri, ma le radio professionali sono nate tutte a Milano. Infine è arrivata la grande televisione, insomma, sono grato a questa città e, come si dice, “Milan l’è on gran Milan”!
Come si festeggia il Natale e quali sono le tradizioni in casa Scotti?
Sono una persona molto tradizionale che ci tiene alla famiglia unita, io e la mia compagna abbiamo tre figli che sono sempre in giro per il mondo, ma li richiamiamo rigorosamente per il Natale. Non ho più la fortuna di avere una mia famiglia (si riferisce ai suoi genitori, ndr), ma per fortuna lei ha ancora i suoi genitori e i suoi fratelli, dunque sarà una Vigilia e un Natale all’insegna della casa, vado anche alla S.S. Messa di mezzanotte. A me piace il Presepe mentre a Gabriella piace più l’albero, ma cedo volentieri su questa cosa (sorride, ndr). Per quanto riguarda la tavola invece amo la tradizione, i ravioli in brodo e il cappone ripieno sono fra i miei piatti preferiti, ma ritengo che il Natale sia l’apoteosi del consumismo alimentare. Penso che sia meglio fare qualcosa in meno, ma più di qualità. Godetevi un Natale da Gourmant, invece di mettere a tavola venti cose, mettetene dieci, ma scegliete solo la qualità. Siamo sinceri, ormai è Natale tutto l’anno, concentriamoci solo sulle cose più buone da condividere con le persone che amiamo!
Auguri a tutti i lettori di “Milano 24orenews”.
Spero che questa intervista abbia sottolineato una volta di più la vera indole genuina di Gerry Scotti, una persona che l’Italia ama e che adesso conosciamo un po’ di più. Un augurio a Gerry per tutte le novità che bollono in pentola e un grazie per la sua gentilezza che ha regalato ai nostri lettori... sempre con il sorriso che lo contraddistingue!
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