Nosh: il gelato nato per amore
Artigianale e bio, nel cuore di Milano
Si chiama Nosh ed è la prima boutique milanese dedicata al gelato. E non solo per l’interior design dal raffinato fascino retrò curato da Andrea Castrignano (con boiserie e dettagli che ricordano le eleganti pasticcerie parigine), ma anche – e soprattutto – per l’attenzione quasi sartoriale che Antonella Vienna (ideatrice e founder di Nosh) e Fabio Finizza (mastro gelataio) dedicano a ogni aspetto: dalla scelta delle materie prime bio e stagionali utilizzate nei vari gusti proposti, agli accessori e ai packaging in PLA e quindi ecosostenibili. Nosh è un atto d’amore, non soltanto per il gelato: da anni, infatti, Antonella andava letteralmente a caccia del gelato perfetto per suo marito, appassionato estimatore e consumatore del cremoso dessert, senza mai riuscire a fargli dimenticare quello della Gelateria Ecologica, storica gelateria milanese degli anni Ottanta che da giovane aveva persino sognato di rilevare.
L’anno scorso l’incontro con Fabio Finizza, un passato da store manager tra Milano e Londra nel settore delle bakery, ma da sempre innamorato del gelato: Antonella decide di aprire una propria gelateria, affidando a Fabio la responsabilità della parte produttiva, e far felice il marito. Nasce così Nosh: slang dal suono morbido e avvolgente che significa “spuntino, merenda” e scelto quasi per caso durante una vacanza a Londra.
Solo ingredienti accuratamente selezionati, biologici e di piccoli produttori: latte, panna, farina di carrube, frutta e zucchero (se necessario). È questo il segreto del gelato di Nosh, 100% naturale, 100% artigianale, prodotto fresco ogni giorno, senza coloranti, né additivi o conservanti. I fornitori sono principalmente locali, a cominciare dal latte che giunge ogni giorno a Milano, entro 24 ore dalla mungitura, da un allevamento sostenibile della Valtellina. Poi ci sono i coltivatori di frutta e ortaggi, piccole aziende agricole del territorio lombardo (per esempio per fragole, lamponi, more e mirtilli) o comunque italiano. Una qualità e una ricerca che si esprimono anche nei gusti vegan e gluten-free, intensi e cremosi quanto le proposte più classiche: i cioccolati per esempio, tutti a base acqua come i gusti alla frutta, rigorosamente stagionali, che utilizzano solo gli zuccheri presenti naturalmente nella polpa. Oltre ai grandi classici come Fiordilatte, Nocciola, Crema, Pistacchio o Liquirizia (prodotti con ingredienti Dop), fra le novità del prossimo autunno spiccano Dattero, Marroni, Zucca e amaretto e sorbetto al Mandarino.
Imperdibile in questo periodo dell’anno il gelato al Fico, da gustare in purezza o in una golosa variante con la ricotta.
Da Nosh il gelato è molto più di una pausa rinfrescante o di uno snack sano e goloso: è una vera e propria esperienza del palato, un viaggio sensoriale tra i sapori grazie anche a combinazioni inaspettate e sorprendenti. Come nel caso del gusto Nosh: inedito gelato alla lavanda che celebra il color “Provenza” scelto da Castrignano quale leit motiv dell’interior project e declinato nelle sue varie gradazioni. Una tonalità elegante che nel linguaggio dei colori ha un significato ben preciso e sembra, a posteriori, un segno del destino: amore incondizionato.
Nosh | Il Gelato in boutique
Via Boccaccio, 14 | Milano
Tel. +39 340 3933142
Orari:
Lunedì - Venerdì 12:00-23:00
Sabato e Domenica 14:00-23:00
Possibilità di ordinare online con servizio delivery https://noshgelato.com/
https://www.instagram.com/nosh_gelato https://www.facebook.com/noshgelato
Descrizione dell’interior project
Per Nosh Andrea Castrignano si è ispirato alle eleganti e raffinate boutique parigine dando vita a un ambiente ricercato e accogliente che ha come protagonista il colore “Provenza” (nuance della cartella “I colori di Andrea” realizzata insieme a Covema) declinato in diverse gradazioni sia nel logo, sia nell’arredo. Lo spazio, intimo e raccolto, si sviluppa su 43 mq, 20 dei quali dedicati all’attività commerciale, 16 al laboratorio e i restanti 7 a locali di servizio. Un’elegante boiserie in legno laccato riveste le pareti e il bancone, con piano di lavoro in acciaio inox (al cui interno sono state inserite le “carapine” con coperchio a cupola) e dettagli in quarzo dai toni chiari. Alcune nicchie di un viola più scuro, illuminate con led integrati, donano alla parete di fondo una maggiore profondità. Per l’illuminazione Andrea Castrignano ha scelto delle lampade decorative a sospensione in vetro trasparente e colorato nella tonalità “Provenza”, e dei faretti a incasso nel soffitto. A pavimento, un rivestimento in gres sui toni del grigio con un motivo geometrico che ricorda le “cementine” di inizio Novecento. La vetrina è stata dotata di un’apertura a ghigliottina che consente di servire i clienti direttamente all’esterno: un dettaglio che risulta particolarmente utile in questo periodo di distanziamento sociale.