PORDENONE FESTIVAL DEL CINEMA MUTO.
LA 36a edizioneDAL 30 SETTEMBRE AL 7 OTTOBRE 2017
AL TEATRO VERDI DI PORDENONE.
APRE IL FESTIVAL LA FOLLA DI KING VIDOR E CHIUDE IL PRINCIPE STUDENTE DI ERNST LUBITSCH ACCOMPAGNATI DALL'ORCHESTRA.
IL CINEMA SCANDINAVO PROTAGONISTA DELLA RASSEGNA PRINCIPALE
IN UN’EDIZIONE CON PIÙ FILM ITALIANI DI SEMPRE.
Un’inedita Louise Brooks, intramontabile icona di bellezza e sensualità, farà la sua apparizione sullo schermo alle prossime Giornate del Cinema Muto, giunte alla 36a edizione - la seconda con la direzione di Jay Weissberg - che si svolgerà dal 30 settembre al 7 ottobre 2017 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone. Il festival ospita l’attesissima prima internazionale dei 22 minuti della commedia Now We’re in the Air (US 1927; tit it: Aviatori per forza) di Frank Strayer, ritrovati recentemente al Národní Filmový Archiv di Praga da Robert Byrne, storico del cinema e presidente del San Francisco Silent Film Festival. Prodotto dalla Paramount, Now We’re in the Air è una commedia ambientata durante la prima guerra mondiale, in cui Louise Brooks impersona due gemelle, una cresciuta in Francia, l'altra in Germania, oggetto delle attenzioni di due strampalati aviatori, interpretati dal futuro premio Oscar Wallace Beery e dal caratterista Raymond Hatton. Il materiale sopravvissuto, il cui restauro ha impegnato Byrne e l’archivio praghese per otto mesi, include le scene in cui l’attrice impersona la gemella francese, vestita di quel tutú nero reso famoso dagli scatti di Eugene Robert Richee, che ora magicamente prendono vita.
La riscoperta colma un vuoto, essendo tutti i quattro film girati dalla Brooks nel 1927 considerati fino a oggi interamente perduti.
L’evento che sabato 30 settembre inaugura ufficialmente le Giornate 2017 al Teatro Verdi di Pordenone è The Crowd (La folla, 1928), capolavoro del realismo di King Vidor, con James Murray e Eleanor Boardman. Il film sarà presentato con la partitura del Maestro Carl Davis, che dirigerà nell’esecuzione l'Orchestra San Marco di Pordenone. L’evento finale di sabato 7 ottobre rende omaggio ad un altro regista universalmente noto, Ernst Lubitsch. Il suo The Student Prince in Old Heidelberg (Il principe studente, 1927), con Ramon Novarro e Norma Shearer, sarà accompagnato, sempre su musiche di Carl Davis, dall’Orchestra San Marco diretta da Mark Fitz-Gerald. L’”epoca d’oro” del cinema svedese è generalmente identificata con i capolavori di Victor Sjöström e Mauritz Stiller. La rassegna biennale che prende il via quest’anno a Pordenone, realizzata in collaborazione con la cineteca nazionale svedese e le altre cineteche scandinave, vuole mettere in luce opere meno note ma di grande pregio realizzate da altri registi in Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia sulla scia dei due maestri, la cui abilità nel fondere introspezione psicologica e uso emozionale delle location rappresenta ancora oggi uno dei fondamenti del cinema classico scandinavo. Fra i sette titoli proposti quest'anno, anche Glomdalsbruden (La fidanzata di Glomdal, 1926) di Carl Th. Dreyer.
In questa 36a edizione delle Giornate è molto forte anche la presenza del cinema italiano, con titoli che figurano nelle diverse sezioni del programma: dagli spaghetti western ante litteram ai film di Luca Comerio, da Il fauno di Febo Mari (fra i titoli del Canone rivisitato), all’emozionante serial Il fiacre n. 13 presentato dalla Cineteca Italiana di Milano di cui si celebrano i 70 anni, a Fiore selvaggio (IT, 1921) di Gustavo Serena, con la diva del primo Novecento Anna Fougez.