“Giornali, giornalisti, carta stampata e il rapporto con il mondo del cibo”
Quale è lo stato di salute attuale del settore enogastronomico? Ma soprattutto quali sono i meccanismi che governano i rapporti tra cuochi, giornalisti e stampa? Ne hanno parlato in modo molto schietto e stimolante alcune key people del settore con visioni differenti tra loro: Maddalena Fossati Dondero, Direttore della Cucina Italiana e di Condè Nast Traveller Italia, Pier Bergonzi, Vicedirettore de la Gazzetta dello Sport e direttore di Sportweek, Valerio M. Visintin, Critico enogastronomico dio Vivi Milano, e Pietro Leemann, Cuoco, introdotti da Enrico Dandolo, CEO del Gruppo Gualtiero Marchesi e moderati da Carla Icardi, Direttore di Accademia Gualtiero Marchesi.
Dandolo introduce il pensiero del maestro, il quale auspicava ad avere meno critica ma “più persone che si confrontino guardandoti negli occhi e che siano in grado di capire i cambiamenti in atto seguendoti passo a passo”. Questo era ciò che Marchesi sperava di trovare nel confronto con la stampa e con i giornalisti. Interviene poi Carla Icardi che lancia una domanda provocatoria: è l’enogastronomia con i suoi protagonisti che nutre la stampa oppure è la stampa con la sua comunicazione che nutre l’enogastronomia? Le riviste di oggi vivono di risorse che provengono dagli inserzionisti, dalle persone che comprano la rivista e dagli abbonati: questo rappresenta la sopravvivenza stessa della rivista.
Maddalena Fossati Dondero afferma che, come direttrice de La Cucina Italiana, riesce a mantenere il posizionamento della sua rivista con grandissima fatica. Come riesce a mantenere questo posizionamento? Facendo tante vendite in edicola ed è per questo motivo che non si ritrova completamente dipendente dall’inserzionista in sé. Riguardo questo tema, Valerio M. Visintin non si trova per niente in accordo ed esprime assoluto dissenso.
Pier Bergonzi ci offre il suo punto di vista e sostiene che l’informazione enogastronomica si può fare ma bisogna mantenere una assoluta e totale indipendenza dagli investitori. Infatti, “se sei intellettualmente autonomo e fai del vero contenuto riesci comunque a rimanere neutrale” Pietro Leemann pone l’attenzione sul tema giornalista-cuoco e ci racconta come è cambiato questo rapporto negli anni grazie all’avvento della digitalizzazione, ma soprattutto ammette l’importanza vitale del giornalismo e afferma che è necessario trovare un giusto equilibrio. L’incontro si conclude con un brindisi di Vermentino di Gallura DOCG superiore dell’Azienda vinicola Canu, wine partner de I Martedì di Bonvesin de la Riva. Le note minerali di questo calice hanno accompagnato il piatto del maestro Gualtiero Marchesi: spaghetti al nero di seppia realizzati con la pasta del Pastificio Felicetti, partner dei Martedì di Accademia Gualtiero Marchesi.
L’incontro si inserisce all’interno del programma de “I Martedì di Bonvesin de la Riva” che una volta al mese si tengono presso la Fondazione Gualtiero Marchesi in via Bonvesin de la Riva 5 a Milano. L’appuntamento per il prossimo “I Martedì di Bonvesin de la Riva” è in programma per il 7 Maggio.