Teatro Oscar parte la nuova stagione 20221/22
in Via Lattanzio 58 a Milano
deSidera, di Teatro de Gli Incamminati, presenta la prima parte del cartellone con la direzione artistica di Giacomo Poretti, Gabriele Allevi e Luca Doninelli.
La stagione si apre giovedì 21 ottobre con Arianna Scommegna e la produzione ATIR di “Potevo essere io”, in scena fino al 23. Dal 26 al 31 ottobre il debutto milanese di Stivalaccio Teatro che porta in città la Trilogia del Commediante: “Don Chisciotte”, “Romeo e Giulietta” e “Il malato immaginario”. Novembre si apre, dal 4 al 6, con il progetto speciale Tre porte sulla notte: tre giorni di conferenze con il filosofo Sergio Givone, lo psicanalista e filosofo Paulo Barone e Adolfo Ceretti, criminologo con il teologo Pierluigi Banna. Seguiranno proiezioni di film e spettacoli, tra cui torna in scena Maurizio Donadoni. Ogni serata un diverso punto di vista per parlare del male, per fare Halloween a modo nostro, perché più impariamo a guardare il male in faccia e più è possibile evitarlo. Dal 17 novembre, con Ura Teatro e Fabrizio Pugliese in “L’acquasantissima” inizia la programmazione de I Teatro del Sacro che trovano casa all’Oscar con una rinnovata progettualità che guarda alla città di Milano e che seguirà con la presenza di Giovanna Mori e Jacob Olesen, il 25 novembre, con “Oibò son morto”, il 2 dicembre i Maniaci d’Amore con “Il desiderio segreto dei fossili di mare” e due prime assolute. Il 17 dicembre Bribude Teatro, compagnia vincitrice del bando di residenza “I Teatri del Sacro 2021” debutta con “Materiali per la morte della zia” e Teatro dei Venti, il 9 gennaio, con “Polittico della felicità”. A questi appuntamenti si inseriscono i progetti speciali: l’anteprima di Versus 2022 con Gaber vs Jannacci, che il 18 novembre saranno sostenuti da Gioele Dix vs J-AX, arbitrati da Massimo Bernardini. Recupero della stagione 2020 anche la conferenza/spettacoli di Silvano Petrosino che il 26 e 27 novembre porta in scena “Le fiabe non raccontano favole” con il focus su Biancaneve. Altro debutto nazionale sarà quello di “Noi saremo felici ma chissà quando”, il 30 novembre e 1 dicembre, con Ksenija Marinovic. Infine, tra gli appuntamenti più attesi della prima parte del cartellone, il debutto del nuovo spettacolo di Giacomo Poretti con Daniela Cristofori prodotto da Teatro de Gli Incamminati/deSidera Teatro. “Funeral home” sarà in scena al Teatro Oscar dal 10 al 14 dicembre.
Una nuova “prima volta” per il Teatro Oscar: stavolta per una stagione vera e propria. Era ora. La bella notizia è che ci siamo, che in questo anno e mezzo non ci siamo accontentati di sopravvivere, che tutto questo dolore ci ha resi più vivi, che la paura, almeno per questa volta, non ha vinto. Nelle due estati da record, abbiamo continuamente rilanciato la posta con deSidera Bergamo Festival e col MotoTeatro, il nostro Apecar che ha portato deSidera ad animare la città. Ma adesso dobbiamo affrontare sfida più grande: ripartire con la stagione. Dopo due estati d’eccezione viene la vera sfida: la normalità, il tempo ordinario, la vita di tutti i giorni.Il teatro italiano ha sofferto già due false partenze, e il Teatro Oscar più di tutti è stato privato, causa covid, della sua normalità. Ora, incrociando le dita, partirà la prima vera stagione completa targata deSidera. Con la quale vogliamo costruire un rapporto stabile con un pubblico tutto nostro. Le paure sono ancora molte, ma siamo testardi e potete stare certi che ci proveremo fino in fondo. Avete guardato con simpatia il nostro tentativo e lo avete sostenuto venendo a teatro, finché è stato possibile, e noi ve ne siamo grati. E noi non daremo mai per scontata questa benevolenza, neanche se decideste di concederla per i prossimi 18 anni.E questo numero non è detto a caso dato che stiamo per firmare un accordo che ci vedrà gestori del Teatro Oscar per questo lungo tempo! Chi sarà di nuovo dei nostri?
Il criterio per cui l'abbiamo pensato così: Il teatro italiano sta attraversando un momento di difficoltà non solo per il venir meno di alcune figure carismatiche, ma soprattutto per l'indebolirsi di una cultura teatrale diffusa. Esistono grandi teatri, soprattutto a Milano, capaci di conservare un pubblico affezionato, ma le generazioni più giovani sono orientate verso altre forme di intrattenimento. Sempre che il teatro sia una di queste forme. Il compito dei teatri italiani è perciò quello di rimettersi, con pazienza, a costruire, prima che un pubblico, una cultura. Il teatro, diceva Ronconi, è una forma di conoscenza basata sull'esperienza: ragione, emozione, passione.Per questo il nostro programma non si presenta come una serie di spettacoli uno in fila all'altro, ma per ogni spettacolo tende a proporre un contenitore con interviste, incontri, approfondimenti, allo scopo di ripresentare testi e autori in tutta la loro capacità di interpellare il tempo in cui viviamo
In secondo luogo, noi intendiamo la parola "teatro" nella maggiore ampiezza possibile: come luogo, cioè, del vedere e del guardare. Spazio, dunque, a spettacoli di qualità, ma anche a progetti dove il teatro possa offrire prospettive inedite sulla realtà, aiutandoci a superare la cortina (purtroppo inevitabile) dei luoghi comuni. Per questo abbiamo pensato a diversi contenitori che abbiamo denominato "progetti speciali". Ne elenchiamo alcuni.
Tornano i contraddittori di Versus che sarà un viaggio nelle tante dualità che costituiscono, come dice Stefano Boeri, l'identità segreta di Milano: risott versus cazeula, Inter versus Milan, centro versus periferia, e via dicendo, con tanti ospiti d'eccezione. L’anteprima 2021 vedrà in “sfida” Gaber versus Jannacci, con Giolele Dix e J-Ax arbitrati da Massimo Bernardini. Novembre 2021 si aprirà con Tre porte sulla notte per tre giorni tra incontri, letture, film e spettacoli sul mistero del male. Novità che andrà in scena nella seconda parte della stagione da gennaio 2022 sono le trilogie Compleanno/Non-compleanno dove al focus dedicato a un grande anniversario (nel 2022 celebriamo il 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini) se ne affiancherà uno dedicato a un altro personaggio (Beckett) per creare contatti inediti. Infine, sempre nella seconda parte della stagione, riproporremo i due grandi percorsi letterari interrotti prematuramente per la pandemia: le letture manzoniane di Milano e il suo romanzo con incontri dedicati al più grande scrittore e poeta milanese e ai mille saperi che la sua scrittura, come quella di Dante poeta del desiderio, che chiama in causa: storia sì ma anche scienza, medicina, giurisprudenza, superstizione, mitologia, psicanalisi...
La stagione sarà dedicata, infine, a Emanuele Banterle, fondatore del Teatro degli Incamminati e vicepresidente del Piccolo Teatro ma, soprattutto, capostipite della storia che ci ha condotti oggi qui. Ha avuto la cattiva idea di lasciarci dieci anni fa: troppo presto. Ma ci ha lasciato tante cose importanti, che noi non vogliamo perdere.