Claudio Di Dio, chef e professionista della comunicazione,
in linea con Veganuary,
propone la sua cucina ortocentrica, che si concentra sul consumo di cibi naturali e non trasformati, dove l’utilizzo di cibi freschi e locali sono essenziali per una dieta equilibrata e sana con l’utilizzo di ingredienti di alta qualità provenienti da agricoltura biologica e locale.
Servizio a cura di Alessio De Bernardi
Ci spieghi esattamente cos'è la Cucina Ortocentrica?
Cucina ortocentrica è un neologismo che io ho adottato qualche anno fa e fa riferimento ad una cucina che utilizza esclusivamente prodotti di origine vegetale, come del resto quella vegana. La differenza si è delineata in questi ultimi anni: la cucina vegana abbraccia, oggi, anche molti prodotti processati industrialmente mentre quella ortocentrica prevede di utilizzare solo prodotti freschi e il più possibile gustati in purezza senza troppe lavorazioni ma esaltando le loro proprietà organolettiche.
Perché una persona dovrebbe optare per questa tipologia di cucina?
Adottare una cucina ortocentrica significa privilegiare l'utilizzo di ingredienti provenienti dall'orto, dal giardino o dalla natura circostante. Ciò può avere molti vantaggi, tra cui:
- Salute: Gli ortaggi freschi sono ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti che aiutano a mantenere il corpo sano e a prevenire molte malattie. Inoltre, una dieta basata su ingredienti freschi e naturali è generalmente meno calorica e più equilibrata rispetto a quella basata su cibi trasformati e industriali.
- Sostenibilità: Coltivare il proprio orto o acquistare prodotti locali significa ridurre l'impatto ambientale legato al trasporto e alla produzione industriale. Inoltre, la produzione di cibo in proprio permette di evitare l'impiego di pesticidi e di fertilizzanti chimici, riducendo così la contaminazione ambientale.
- Risparmio: Coltivare il proprio orto o acquistare prodotti locali può ridurre i costi della spesa alimentare. Inoltre, la produzione propria può fornire un'opportunità per risparmiare denaro a lungo termine.
- Qualità: Gli ingredienti freschi e naturali, raccolti al momento giusto, hanno una qualità superiore rispetto a quelli che si trovano nei supermercati.
- Educazione: Coltivare il proprio orto può essere una grande opportunità per imparare di più sulla natura, sulle stagioni e sui cicli di crescita delle piante. Inoltre, cucinare con ingredienti freschi e naturali può essere un'opportunità per educare i bambini sulla nutrizione e sulla sostenibilità ambientale.
In sintesi, adottare una cucina ortocentrica può avere molti benefici per la salute, l'ambiente, il portafoglio e l'educazione.
Qual e' il target più sensibile e il livello di conoscenza della gente allo stato attuale?
Attualmente, il target più sensibile alla cucina ortocentrica e alla sostenibilità ambientale sono i consumatori interessati a uno stile di vita sano e sostenibile, che prestano attenzione alla provenienza e alla qualità dei cibi che consumano. Questo target comprende in particolare le persone che seguono diete vegetariane, vegane o flexitariane, che cercano opzioni alimentari a basso impatto ambientale e che promuovono la biodiversità e la sostenibilità delle risorse naturali. Tuttavia, la sensibilità alla cucina ortocentrica e alla sostenibilità ambientale sta diventando sempre più diffusa anche tra i consumatori generali, che stanno acquisendo una maggiore consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale e della salute. Il livello di conoscenza della gente sulle tematiche della cucina ortocentrica e della sostenibilità ambientale varia notevolmente, a seconda delle esperienze personali e delle fonti di informazione a cui le persone hanno accesso. In generale, le persone che vivono in aree rurali o che hanno avuto esperienze di coltivazione o di produzione alimentare sono più consapevoli delle tematiche della cucina ortocentrica e della sostenibilità ambientale. Tuttavia, ci sono molte iniziative e progetti educativi, sia online che offline, che mirano a promuovere la conoscenza e la sensibilità su queste tematiche tra la popolazione generale.
In questi ultimi anni si parla molto di sostenibilità, che correlazione c'è tra la cucina ortocentrica e il concetto di sostenibilità?
La cucina ortocentrica è strettamente legata al concetto di sostenibilità, in quanto promuove l'uso di prodotti locali, stagionali e a km 0. Questo approccio culinario favorisce la riduzione dell'impatto ambientale legato al trasporto e alla produzione di cibo, poiché gli ingredienti sono coltivati vicino al luogo di consumo e non richiedono grandi quantità di energia per essere conservati e trasportati. Inoltre, la cucina ortocentrica promuove l'uso di metodi di coltivazione sostenibili, come l'agricoltura biologica, che prevede l'uso di tecniche di coltivazione che rispettano l'ambiente e la biodiversità, riducendo l'impiego di pesticidi e fertilizzanti chimici. Inoltre, la cucina ortocentrica promuove l'uso di ingredienti freschi e naturali, che sono spesso associati a diete più sane ed equilibrate, con un minore impatto sulla salute delle persone e sulle risorse naturali. In conclusione, la cucina ortocentrica rappresenta un'importante opportunità per promuovere la sostenibilità ambientale, la salute e il benessere delle persone e delle comunità.
Le aziende leader nel settore del Food cosa dovrebbero fare per conquistare questo nuovo target di persone e consumatori?
Le aziende leader nel settore del food dovrebbero adottare una serie di strategie per conquistare il nuovo target di persone e consumatori interessati alla cucina ortocentrica e alla sostenibilità ambientale. Innanzitutto, le aziende dovrebbero puntare sulla trasparenza e sulla tracciabilità dei loro prodotti, fornendo informazioni dettagliate sui metodi di coltivazione e di produzione, sulla provenienza degli ingredienti e sulle modalità di trasporto e conservazione. Inoltre, le aziende dovrebbero cercare di ridurre l'impatto ambientale dei loro processi produttivi, adottando tecniche di coltivazione sostenibili, riducendo gli sprechi e promuovendo l'uso di fonti energetiche rinnovabili. Le aziende dovrebbero anche cercare di innovare la loro offerta di prodotti, proponendo opzioni alimentari più sane, equilibrate e sostenibili, magari utilizzando ingredienti locali e stagionali. Infine, le aziende dovrebbero cercare di coinvolgere i consumatori nel loro processo di produzione e di marketing, promuovendo la partecipazione attiva dei consumatori nelle decisioni dell'azienda e valorizzando il loro contributo attraverso iniziative di co-creazione e di collaborazione. In sintesi, le aziende leader nel settore del food dovrebbero adottare una strategia di sostenibilità e di trasparenza per conquistare il nuovo target di consumatori interessati alla cucina ortocentrica e alla sostenibilità ambientale.
Credi che potrebbe essere un'idea virtuosa insegnare fin dalle scuole primarie il concetto di cucina ortocentrica e di conseguenza la conoscenza del territorio in cui si cresce?
Assolutamente sì, credo che sia importante educare i bambini fin dalle scuole primarie al concetto di cucina ortocentrica e alla conoscenza del territorio in cui vivono. Questo tipo di educazione può avere molti benefici per la salute, l'ambiente e la cultura culinaria locale. Insegnare ai bambini a coltivare un orto scolastico, ad esempio, può essere un'esperienza educativa molto formativa, in cui i bambini possono imparare a conoscere la natura, le stagioni e i cicli di crescita delle piante, nonché a sviluppare abilità di lavoro di squadra e di responsabilità. Inoltre, l'insegnamento della cucina ortocentrica può promuovere una maggiore consapevolezza sul valore dei cibi locali e stagionali, nonché sulle tradizioni culinarie del territorio. Questo tipo di educazione può anche incentivare l'uso di tecniche di coltivazione sostenibili e promuovere uno stile di vita più sano e sostenibile. In sintesi, l'insegnamento della cucina ortocentrica e della conoscenza del territorio può rappresentare un'importante opportunità educativa per i bambini, promuovendo una maggiore consapevolezza sull'importanza della sostenibilità ambientale, della salute e del benessere delle comunità.
Da un sondaggio emerge che sono sempre più le startup che stanno nascendo nell'ambito agroalimentare, non credi che le logiche commerciali a cui anche il nostro paese debba sottostare all'interno della comunità europea possa limitare lo sviluppo della filosofia ortocentrica in quanto si è obbligati a sottostare a margini di produzione e obbligati a comprare stessi prodotti agroalimentari che deteniamo già nella nostra filiera interna?
La presenza di logiche commerciali all'interno della comunità europea potrebbe certamente influire sullo sviluppo della filosofia ortocentrica, ma non è detto che debba limitarlo. Da un lato, è vero che le normative europee possono porre limiti alla produzione di determinati prodotti agroalimentari, e che talvolta il nostro paese potrebbe essere costretto a importare prodotti che invece potrebbe produrre internamente. Tuttavia, è anche vero che l'Unione Europea prevede politiche di sostegno per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, che potrebbero essere sfruttate dalle startup agroalimentari italiane per favorire il proprio sviluppo. Inoltre, è importante sottolineare che la filosofia ortocentrica non si limita alla produzione di alimenti, ma implica un approccio più ampio alla gestione del territorio e delle risorse naturali. In questo senso, le startup agroalimentari potrebbero contribuire allo sviluppo di pratiche sostenibili e di filiere corte, favorendo l'agricoltura locale e la riduzione dell'impatto ambientale. In conclusione, è possibile che le logiche commerciali europee possano rappresentare un ostacolo per lo sviluppo della filosofia ortocentrica, ma è altrettanto possibile trovare soluzioni che permettano di conciliare la produzione agroalimentare con il rispetto per l'ambiente e la valorizzazione del territorio