NOBILE GUSTO ITALIANO
CAFFE' DERSUT
La storia del marchio Dersut che a Conegliano dal primo dopoguerra produce un espresso che ha reso famosi nel mondo la tradizione e il gusto italiani. Il caffè è un lusso per pochi negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale, ma questo non frena la famiglia Caballini, che con uno spirito imprenditoriale che mette la qualità del prodotto in primo piano, anno dopo anno ingrandisce sempre di più l’azienda.
CAFFE’ ….UNA STORIA MONASTERIALE
Questa bevanda calda e fumante, la più conosciuta risale al VII secolo dall’Etiopia: il pastore Kaldi scopre le sue capre vagabondare piene di energia anche di notte, dopo averle viste mangiare certe bacche rosse. Incuriosito l’uomo porta i semi in un monastero, dove vengono abbrustoliti, macinati e mescolati in acqua bollente, creando così una bevanda che aiuta i monaci a combattere il sonno durante le preghiere notturne. È l’inizio di una serie numerosissima di leggende, tramandate nei secoli per arrivare fino ai giorni nostri. Diffuso poi in Europa all’inizio del ‘600 dai mercanti veneziani, divenne la bevanda preferita di poeti, scrittori e uomini d’affari. Le sue proprietà stimolanti, insieme al piacere lento della degustazione, fecero la fortuna dei grandi caffè letterari: dai mitici Florian e Quadri di Venezia, al Pedrocchi di Padova e al Tommaseo di Trieste, fino ai celeberrimi Greco di Roma e Gambrinus di Napoli.
LA STORIA DI DERSUT
L'azienda Dersut nasce per merito del conte Vincenzo Caballini, ex dirigente della Fiat, che nel 1949, su suggerimento del suocero Luigi Gianfrè, si trasferisce da Trieste a Conegliano dove rileva la Dersut Torrefazione dell'industria della Spezia Nazionale, piccola azienda già attiva da un paio d'anni nella produzione di caffè. Il marchio Dersut era stato pensato come acronimo delle iniziali dei cognomi dei suoi fondatori, Marcello De Rosa e Giovanni Suttora (Der e Sut). Raccontare la Dersut significa raccontare vicende di due grandi famiglie i cui destini si sono intrecciati sempre di fronte ad una tazza di espresso fumante. Caballini, un casato nobiliare partito nel XV secolo da Sassoferrato, città delle Marche e i Gianfrè, altra famiglia, altra storia, quella del commercio di caffè crudo in una Trieste del secondo dopoguerra non ancora liberata dall'influenza Jugoslava e dalle truppe alleate. Dersut del conte Caballini raggiunge i suoi primi successi nel mercato, tanto che nel 1960 gli viene conferito il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per la capacità industriale dimostrata. Nel ’71 anche il figlio Giorgio entra in azienda, a sua volta seguito alla fine degli anni ’90 dalla figlia avv. Lara, che lo affianca nella gestione, e da dicembre 2015 anche dalla secondogenita Giulia. La storia di Dersut segue quindi tre generazioni familiari, destinate a protrarsi anche nei prossimi decenni Sono passati più di 70 anni da quel connubio tra le due famiglie, nella città marinara tanto cara agli Asburgo e consolidato nella terra del Cima e del Prosecco, dove oggi il caffè Dersut rappresenta uno dei marchi più famosi di quell'espresso che ha portato il gusto della tradizione italiana in tutto il mondo. Per proseguire sino ai giorni nsotri dove sotto la guida di Vincenzo Caballini e della moglie Elisabetta, l'azienda ha avuto una espansione commerciale negli anni Sessanta ed in seguito, con l'arrivo del figlio Giorgio nel 1971, Ai giorni nostri la storia continua con l’unione nel direttivo anche le figlie Lara e Giulia, rispettivamente amministratore delegato e responsabile marketing della società. Ancora oggi la Dersut è in mano alla famiglia Caballini, che controlla i marchi Dersut e Italiana Caffè tramite quattromila punti vendita e centotrenta caffetterie nel centro nord Italia. Una azienda in continuo movimento ed in forte espansione soprattutto in innovazione tecnologica ed alla sostenibilità. «Nel mesi scorsi si sono recati in Honduras per imparare le tecniche di coltivazione del caffè e da questa esperienza è nata l'idea di creare una serra nel futuro stabilimento», afferma Giulia Caballini, responsabile marketing di Dersut. «In questo vivaio, caso unico in Italia, faremo crescere piante di caffè provenienti da tutto il mondo. Sarà un laboratorio didattico per le scolaresche, ma anche un luogo di studio per le nostre ricerche».Il 15 settembre 2014 il Conte Caballini fonda a Conegliano il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano. Inizialmente i soci fondatori erano poco meno di una ventina, tra cui il Gruppo Italiano Torrefatori di cui ne è il presidente onorario. Al Consorzio arrivano nel corso degli anni molte adesioni, come la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, l'Assindustria Veneto Centro e i produttori di macchine da caffè». Un sodalizio che si è rafforzato ulteriormente e che ormai è maturo per un incontro con il Ministro dell'Agricoltura, che ha in esame il corposo fascicolo per iscrivere il caffè espesso Italiano Patrimonio dell’Unesco.. «Confidiamo nel governo italiano affinché ci dia sostegno», afferma Lara Caballini, figlia del conte e amministratore delegato di Dersut. «È un'occasione straordinaria per promuovere un'eccellenza unica al mondo, che non deve essere vista soltanto come valore nazionale, ma anche come comunione di intenti del caffè triestino, veneto, piemontese e napoletano. Un’azienda verso il nuovo millennio. gli ultimi due decenni rappresentano gli anni dell’innovazione. Nel 2002 viene aperta la prima Bottega del Caffè Dersut, dalla quale prendono vita negli anni successivi altre tipologie di caffetteria monomarca: Italiana Caffè e Giornale & Caffè. Nel 2012 viene invece messo in commercio per la prima volta Caffè Light, il decerato digeribile divenuto fiore all’occhiello dell’azienda, dal quale prende il nome la quarta tipologia di caffetteria monomarca Dersut. Guardare al futuro non significa dimenticare il passato: il 2010 è l’anno dell’inaugurazione del Museo del Caffè a Conegliano, 600 metri quadrati, quattro sezioni e una sala degustazione e formazione: il Museo del Caffè Dersut è un percorso alla scoperta dell’espresso.. Dal ottobre 2018 Dersut ha ottenuto l’adesione ufficiale alla prestigiosa rete “Museimpresa”, Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, nata nel 2001 e supportata attivamente da Assolombarda e Confindustria. L’Associazione, unica a livello europeo, riunisce musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane che mettono il loro patrimonio a disposizione della collettività, per raccontare storie inedite attraverso oggetti e documenti custoditi in luoghi davvero significativi: ponti sospesi tra passato e futuro che parlano di persone, lavoro, cultura e innovazione. un racconto di una storia d’azienda, di settore e di città.
L’AROMA DEL CAFFE’ DERSUT IN MONTENAPOLEONE
Il Caffè DERSUT a Milano nello showroom Shopping Diva’s in Via Montenapoleone 21, nel fashion district più famoso al mondo, dove si è svolto a dicembre, dove si è potuto assaporare e degustare i vari aromi di caffè “DERSUT”, alla presenza di giornalisti, buyers e numerosi altri ospiti. Shopping Diva’s è un ambiente che unisce un mix di abbigliamento/accessori fashion e design contemporanei a quelli esclusivi e di lusso, rigorosamente di stilisti e designers italiani. Tra le tante aziende di “ECCELLENZA ITALIANA” selezionate dall’Associazione Nazionale Italia da Gustare che ha la sua filiale proprio all’interno di questo concept store, una particolare attenzione si è rivolta alla Azienda di Torrefazione Trevisana “DERSUT”.
DERSUT CAFFÈ S.p.A.
Via T. Vecellio 6
31015 Conegliano (Treviso) – ITALIA
Tel: 0438 411200
info@dersut.it
www.dersut.it