Diciassettesimo appuntamento del ciclo
“Prima delle prime”
Stagione 2016/2017
Amici della Scala – Teatro alla Scala
Hänsel und Gretel di Giacomo Puccini
libretto di Engelbert Humperdinck Teatro alla Scala - Ridotto dei palchi “A. Toscanini”
dal 2 settembre 2017 al 24 settembre 2017
Hänsel und Gretel, un’opera fiaba pensata per i bambini, nata con una destinazione ai piccoli, parla anche agli adulti. In realtà è una grande opera. Così sostiene Carla Moreni (che pur amando il tedesco ha curato la traduzione del testo originale) e ne indica la prova in due fatti: 1° il suo debutto avvenne nel teatro di corte di Weimar il 23 dicembre 1893 con la direzione di Richard Strauss (che disse “da molto tempo un’opera non mi lasciava una tale impressione”). 2° Ha suscitato l’interesse di molti grandi direttori tra i quali, oltre a Strauss, Mahler, Toscanini, Guarnieri, Karajan, Solti, ecc. Engelbert Humperdinck scrisse Hänsel und Gretel su un libretto della sorella Adelheid Wette, tratto da una favola dei fratelli Grimm; il testo è aguzzo, puntuto; la partitura ha una grandezza di tratto. L’opera si inserisce nel solco della tradizione romantica germanica e come tutte le fiabe di area tedesca riflette quel tipico stare in mezzo tra leggerezza ingenua e seriosità educativa. Notevole è l’impronta wagneriana. Facile darne la ragione. Richard Wagner, per Humperdinck, era un mito. Già durante i suoi studi musicali al Conservatorio di Monaco, il giovane allievo si era sottratto all’influenza antiwagneriana dei suoi maestri per iscriversi al Circolo wagneriano dei Cavalieri dell’Ordine del Santo Graal. Più tardi, grazie a una borsa di studio, progettava un viaggio in Italia, meta Napoli, dove Wagner era arrivato con tre carrozze concesse munificamente da Ludwig, quindi lo raggiungeva a Ravello, dove conquistava la simpatia del compositore che lo metteva subito al lavoro per la preparazione del Parsifal e gli proponeva il prestigioso incarico di assistente all’allestimento dell’opera a Bayreuth. I rapporti con Wagner ebbero in seguito, come è facile immaginare, carattere discontinuo, ma la morte del mito nel 1883, procurò a Engelbert una profonda crisi. Solo dieci anni dopo Humperdinck scriveva l’opera più impegnativa della sua vita. La produzione di Humperdinck fu vastissima (scrisse anche liriche di scena per Max Reinhardt, fondatore di Salisburgo) ma Hänsel und Gretel è la sola opera che lo ha reso famoso. L’Accademia Teatro alla Scala con la sua orchestra e i suoi cantanti, guidati da un direttore e un regista di rango presenta il 2 settembre una nuova produzione dell’incantevole opera. Nell’incontro “Wagner di marzapane”, con ascolti, parla di Hänsel und Gretel Maurizio Giani, professore associato di Estetica musicale nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologn
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti