I 110 ANNI DELLE AGNELLI PENTOLE
A Milano in Corso Venezia al 6 nella Cornice dello Showroom di CHIARA CARRADORI con la preziosa collaborazione dello staff di #italiadagustareeventi, si è svolto il brindisi per un Natale sereno e un ottimo 2018.Con al presenza dell'azienda Bergamasca AGNELLI.
Per ogni cottura ci vuole la pentola giusta. Da 110 anni è questo principio che ispira un’azienda simbolo del made in Italy, la Pentole Agnelli, presenza immancabile nelle cucine dei grandi chef di tutto il mondo. E non solo. E pensare che tutto ebbe inizio con un metallo considerato prezioso all’inizio del secolo scorso:“Nonno Baldassare nel 1907inizia a utilizzare l’alluminio che è un metallo che nasce alla fine dell’800; tramite conoscenti sa che Pirelli ha bisogno di tubi in alluminio perfetti si presenta, fa un prototipo viene accettato e inizia a collaborare con Pirelli”.Quando gli si chiede della sua azienda, a Baldassare Agnelli, che porta il nome del nonno, si illuminano gli occhi mentre parte per un viaggio nella memoria lungo il filo di questa storia di successo, dove le guerre e le crisi sono state occasioni di rilancio: “Prima guerra mondiale: la piccola azienda si ferma ma dopo si riprende e introduce l’alluminio nel casalingo. E lì la svolta è quella di aver portato l’alluminio nelle famiglie”.Da quel momento in poi è stato un crescendo che ha portato oggi l’azienda a registrare numeri importanti: 20 milioni di fatturato, 1 milione e 200mila pentole all’anno vendute in oltre 50 Paesi, una copertura dell’80% del mercato professionale dell’allumino, praticamente monopolisti.
Eppure a sentire Baldassare, le pentole sono sempre le stesse: “Noi siamo specializzati nella produzione di pentolame professionale, quindi non abbiamo avuto nessuna evoluzione: guardando i cataloghi di nonno Baldassare si vede che le raggiature le altezze, i diametri sono ancora uguali. Se un architetto me ne disegna una in un modo stranissimo dico no, è bellissima da vedere ma usala come soprammobile”.Perchè in una pentola contano maneggevolezza, uniformità nella conduzione del calore, sicurezza. Certo l’evoluzione c’è stata, più nella sostanza, però, che nelle forme.
La ricerca nei materiali e il sodalizio con l’alta ristorazione, infatti, hanno permesso alle pentole Agnelli di rinnovarsi di pari passo con la nostra cucina. E’ per questo che si è data anche un’altra missione per così dire culturale:“Per ogni cottura ci vuole il suo strumento e il suo materiale. Per far capire alla gente questo messaggio abbiamo la Saps dove insegniamo a cuochi, gourmand e alle sciure Marie il giusto utilizzo nella ricetta del materiale”.Questi 110 anni di storia sono stati costellati da record e riconoscimenti come Giubileo, il tegame da oltre un metro di diametro realizzato per cucinare pasti per i pellegrini in arrivo a Roma nell’Anno Santo. O la pentola in oro diventata oggetto del desiderio di chef e appassionati. Ma a 70 anni, Baldassare, ha ancora un sogno:“Mettere una pentola d’alluminio nella casa di ogni italiano: E non le ho detto pentole Agnelli”. Dalla sede storica di inizio '900 in via Fantoni in centro a Bergamo, alla moderna fabbrica di oggi a Lallio (in provincia di Bergamo) di tempo ne è passato e di strada ne è stata percorsa, ma l'atmosfera che si respira è sempre la stessa: operosità, impegno, ricerca assoluta della qualità e della perfezione nel più piccolo dettaglio, la capacità di rispondere alle richieste degli chef e la consapevolezza che il cuore pulsante di un'azienda vincente non sono gli edifici o le macchine, ma il desiderio, la volontà e lo sforzo comune di quanti lavorano al suo interno. Una filosofia di gruppo improntata alla ricerca e all'innovazione, che ha saputo nel tempo acquisire una solida posizione di primato nel settore delle pentole professionali tanto che oggi, quando si parla di pentole, la "Pentola Agnelli" è sinonimo della migliore produzione all'insegna della qualità. Il requisito fondamentale per uno strumento di cottura professionale, quelli usati dai grandi chef e dai professionisti della ristorazione per intenderci, non è il design "accattivante" o la forma particolare, ma è la capacità di rispondere alle esigenze di chi cucina: ovvero comodità, praticità, maneggevolezza e, fattore decisivo, la capacità di condurre il calore. Per questo l'alluminio ha saputo conquistare una posizione di primato, grazie alle innate caratteristiche peculiari del prodotto: distribuzione uniforme del calore, resistenza, maneggevolezza e praticità, perché una "bella pentola" dal punto di vista estetico non ha valore se non è in grado di rispondere alle richieste dei professionisti della ristorazione. L'azienda Baldassare Agnelli, promuovendo lo studio dei materiali e delle forme degli strumenti di cottura, valorizza l'alta cucina italiana, sottolineando quanto sia importante unire il giusto strumento ad ogni tipo di ricetta per esaltarne le qualità. Una filosofia vincente che ha saputo conquistare il consenso di chef, enogastronomi, gourmand e appassionati, che riconoscono ai prodotti dell'azienda Baldassare Agnelli Professional Cooking "una marcia in più" nel settore degli strumenti di cottura. Anche i numeri testimoniano il successo del gruppo Agnelli: 500 dipendenti e una presenza capillare sul territorio che va da Bergamo alla Valchiavenna, da Rosignano (in provincia di Livorno) a Sassari passando per Milano. Ma il processo di espansione è andato ben oltre le Alpi, con l'apertura di Agnelli Poland a Katowice. Una cammino che non finisce certo qui, perché molte altre sono le pagine di storia dell'azienda che saranno scritte in futuro...
PENTOLE AGNELLI : Via Madonna, 20 - 24040 - Lallio (BG) www.pentoleagnelli.it